Moto Morini 350 SS alla cronoscalata Chivasso-Castagneto del 1990

Un Tre E Mezzo speciale di cui so molto poco

17/02/2021 | Claudio_VL | 0 commenti

Durante la mia più recente visita nella casa dove sono cresciuto ho visitato l'Angolo Delle Diapositive: uno scaffale su cui sono depositati decine di contenitori di diapositive che ho scattato negli anni Ottanta e Novanta, prima di trasferirmi all'estero. Non sono più migliaia come all'inizio, visto che tante le ho portate a casa mia in Inghilterra. Tra quelle che non ho ancora portato via ce ne sono tante scattate a cavallo del 1990 (non e' una moto: e' l'anno millenovecentonovanta), spesso in occasione di crono-scalate (gare contro il tempo su percorsi in salita) intorno a Torino. Ne pubblicherò alcune, sperando di fare piacere a chi c'era o a chi apprezza questo genere di foto, di moto, di competizioni, o per chi ha semplicemente nostalgia di carburatori e freni a tamburo.

Una di quelle foto la vediamo oggi. Si tratta di una Moto Morini inusuale.





Freni a disco davanti non originali (ma di che marca?), il solito tamburo dietro. Il motore sembra quello del 3 1/2 Sport, le pedane sono alleggerite e arretrate, gli scarichi paiono dei Busso. Serbatoio, fiancate, copri-sella e parafango anteriore sono originali e forse appesantiscono un po' la linea del Treemezzo, facendolo sembrare più grande, ma rendono questa moto unica.

La moto era parcheggiata lungo la strada statale 590 della Valle Cerrina, vicino al punto di partenza della Chivasso-Castagneto, una crono-scalata molto popolare in quegli anni. Non ricordo di aver parlato col proprietario, cosa che di solito avveniva quando due Morinisti si incontravano: una volta venni seguito fino a casa da un tizio con una moto identica alla mia che voleva parlare del motore della Morini!

Della moto nella foto non so nient'altro, ma sapendo che tante moto della Morini hanno una storia interessante (*), ieri ho cercato di trovare qualcuno che conoscesse quest'esemplare del bicilindrico bolognese. Ho perciò provato a contattare su Twitter alcuni utenti che avevano un nome legato alla Morini e un profilo in italiano:



Gli appassionati italiani della Moto Morini sono tanti, ma forse gli stranieri sono persino di più. Quindi ho scritto anche un tweet in inglese, che infatti ha portato ad una conversazione con un olandese. Nella mia esperienza personali, gli olandesi - e forse i chivassesi - sono i fanatici più sanguigni della Morini, che siano cultori del Settebello, adoratori del Bialbero 250, o "comuni" fan del bicilindrico a 72°.


Potrebbero ancora arrivare delle risposte, ma non ci spero. Sarebbe bello se questa moto avesse avuto un'esistenza bella e interessante...


Alla prossima!
Claudio




(*): per dire, il mio Treemezzo (di cui parlai in Ode alla Moto Morini 3 1/2) ebbe un primo proprietario che lo vendette ad un mio caro amico, che ne ruppe l'albero motore "cercando di impennare in sesta in autostrada" (parole sue ricordate con beneficio d'inventario), che poi andò allo stand della Moto Morini al Salone del Ciclo e del Motociclo di Milano per lamentarsi della rottura dell'albero motore, poi fece sostituire - a spese sue, non della Morini - il motore con quello di una K2, poi comprai io quella moto, ci feci molte decine di migliaia di chilometri, infine - nel 1995 - la vendetti ad un veronese che voleva usarla per "speronare le Ducati nelle corse per derivate di serie" (parole sue, impresse a fuoco nella mia memoria).


Argomenti: moto d'epoca, Moto Morini, nostalgia

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