Le moto non invecchiano più
Il presente continuo motociclistico, un Nirvana in cui cambiare moto è superfluo
15/10/2024 | Claudio_VL | 0 commentiContinueranno, le moto, ad essere nuove, poi vecchie, poi d’epoca? E continueranno ad essere visivamente identificabili come tali? Forse no, forse sta cambiando la nostra percezione dei veicoli a due ruote.
Nel 1989 acquistai di terza mano una Moto Morini 3 ½ del 1975, di cui ho parlato ripetutamente in questo blog. Non so se me ne resi conto, al momento, ma la moto era già quasi d’epoca, quando ne diventai proprietario: nell’89 gli appassionati di moto avevano già avuto da anni l’occasione di acquistare le moderne Suzuki Katana, poi le Kawasaki GPZ (con Z maiuscola, quelle con la minuscola erano raffreddate ad aria e meno "performanti"), le avveniristiche, carenate eppure accessibili Honda VFR750F, Ducati Paso e Gilera KZ 125 (ho aggiunto “accessibili“ perché le Bimota avevano fatto la stessa cosa un po’ prima, ma a prezzi meno popolari).
Nel 1989 sarebbe stato chiaro a qualsiasi osservatore, motociclisticamente competente o meno, chequella Morini 3 ½ (quel Morini?) prodotta quattordici anni prima era una moto di un’era differente: si vedeva che era vecchia, di un altro decennio. E a me piaceva moltissimo lo stesso. Ma ora?
Utilizzando la stessa differenza, 14 anni, e guardando alle moto del 2010 pensiamo davvero "quant’è obsoleta questa moto, il suo aspetto è ovviamente passato, fuori moda"? Ho il sospetto di no.
A titolo d'esempio, mettiamo a confronto tre Honda CBR 600/650 prodotte a circa vent'anni di distanza: 1987, 2007 e 2024. C’è una certa differenza tra la il modello del 1987 e quello del 2007, ma tra quella e la CBR più recente non c’è stata una rivoluzione, in fatto di estetica.
Vediamo ora altre due moto prodotte a vent'anni di distanza tra loro: una Moto Guzzi Airone 250 del 1947 e una BSA Spitfire del 1967. Tra la BSA e la Honda CBR600F del 1987 vista sopra ci sono solo vent'anni di differenza, ma paiono molti di più. E se diceste ad un neofita che quell'Airone è talmente vecchio che era la moto personale di Giuseppe Garibaldi nel 1860, magari ci crederebbe pure.
Dove voglio arrivare, con questo ragionamento? Ho l’impressione che siamo in un presente continuo in cui una moto può invecchiare, ma non tanto quanto succedeva in passato: ma una moto di dieci o vent'anni, oggi, non appare immediatamente obsoleta come lo era una moto di dieci o vent'anni prima nel 2000, o nel 1980.
Questo riguarda l'aspetto delle moto. Il problema, con quel Morini del '75, è che tutte le parti in gomma iniziarono presto a sbriciolarsi, nonostante la moto avesse "dormito" sempre in garage e non fosse stata parcheggiata al solleone più che per qualche ora di seguito. Quando la vendetti, nel 1995, anche alcune parti metalliche (i tendicatena, per esempio) erano a fine vita. E il limitato impianto elettrico aveva già dato problemi.
Ecco, direi che se, oltre all'estetica sempreverde, anche i materiali utilizzati per le moto odierne fossero altrettanto duraturi, forse saremmo in un Nirvana motociclistico in cui una moto può essere acquistata e non passera' di moda, come estetica e come prestazioni, e non cadrà a pezzi. Ma non credo che alle Case motociclistiche farebbe piacere, una situazione del genere: se le moto durassero in eterno, chi ne comprerebbe più?
Nota: foto da Wikipedia
Argomenti: Honda, moto, moto d'epoca, Moto Morini
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